Dirillo (fiume e lago)
Fiume di storica importanza che tanto servì, quale via di comunicazione tra la costa e l’entroterra, agli antichissimi abitanti della Sicilia.
Nasce dall’incontro tra l’Amerillo ed il Vizzini presso le gole del Paratore e Palaunisi e subito dopo, superate le strettoie delle gole stesse, confluisce nelle acque del lago omonimo nel territorio di Licodia Eubea formando il Lago Dirillo, un invaso artificiale realizzato tramite la diga Ragoleti.
Il bacino della capacità di oltre 20 milioni di metri cubi, è stato attrezzato consentendo la pesca ed il canottaggio.
Il lago è incastonato in un paesaggio ricco di verde e le sue acque sono abitate dalla trota, dal luccio, dal persico …
Il lago è un’importantissima tappa per la migrazione di molti anatidi.
Lasciato il lago il fiume continua la sua corsa verso il mare. Esso è lungo 54 km è detto anche Acate e sfocia nel Canale di Sicilia nei pressi di Gela.
Chiamato dai romani Achates per la presenza della pietra agata, prese il nome di Wadi Ikrilu (fiume delle Acrille) in epoca araba.
Lungo la sua sponda meridionale, in territorio di Acate, sorgeva il casale di Odogrillo o Dirillo di cui rimane solo un grande muro.
Invece nel territorio di Chiaramonte Gulfi, sulla sponda sinistra del fiume, scavi archeologici hanno riportato alla luce un abitato ellenistico in contrada Scornavacche.