Erice
Erice è una bellissima città che ha al suo interno una serie di emergenze archeologiche di primissimo piano. La città divenne famosa nell’antichità per ospitare un tempio sacro ad Afrodite, dea dell’Amore: il tempio della sacra prostituzione.
Non c’era navigante che non lo conosceva, non vi era storico che non ce ne ha tramandato notizia.
Fu talmente in voga, forse a partire dal 1000 a.C. , che i Romani, 800 anni dopo (quando conquistarono l’isola) lo vollero riprodurre a Roma (e Afrodite divenne Venere).
La prostituzione sacra era una pratica in voga nelle civiltà antiche, soprattutto orientali.
In questo tempio, dove era certamente una sacerdotessa, si invocava prosperità e amore per la comunità di Erice. Le prostitute sacre, dette ierodule, si concedevano dietro pagamento ma la somma ricavata veniva devoluta al tempio. Ne erano spesso protagoniste fanciulle vergini di buona famiglia, oppure anche schiave, o sacerdotesse del tempio. Venivano trattate con il massimo riguardo e qualunque eccesso da parte del “cliente” veniva severamente punito, anche con la morte.
Scrive Erodoto: “la donna deve andare nel santuario di Afrodite una volta nella vita ed unirsi ad un uomo straniero (…) Nel santuario di Afrodite si mettono sedute molte donne con una corona di corda intorno al capo; le une vengono, le altre vanno. Quando una donna è giunta lì può tornare a casa solo quando uno degli stranieri gli getta in grembo del denaro e si sia unito a lei..“.Era in senso assoluto il tempio più famoso del Mediterraneo che con il suo fuoco sempre acceso, in vetta al monte di Erice, richiamava i navigatori. C’è qualcosa di magico e misterioso in questa storia dato che la cittadina di Erice, vista dall’alto, ha una forma triangolare che richiama immediatamente al pensiero, l’organo femminile. Del tempio rimane solo il pozzo di Afrodite (foto), un recinto che conteneva acqua sacra.
Tra mito e leggenda, questo è rimasto ! Si trova nel cortile esterno del castello a sua volta nel punto più alto di Erice.
Di grandissimo pregio ad Erice sono certamente le sue mura puniche (foto) e le porte di ingresso alla città. La cinta muraria, con i suoi blocchi megalitici, è veramente qualcosa di straordinario e che da l’esatta misura di quanto difficile (per non dire impossibile) fosse la sua conquista.