Galleria Regionale di Palazzo Bellomo
In questo splendido edificio del 1200 (il primo livello), che da solo vale il prezzo del biglietto, si conservano opere d’arte di grande valore che mostrano gli sviluppi della cultura figurativa a Siracusa e più in generale nell’area sud-orientale della Sicilia, con particolare riguardo alla produzione pittorica e alle arti decorative.
Palazzo Bellomo (a sinistra, photo by Saliko), solenne, si presenta a mò di Osterio (residenza fortificata), con una facciata a conci squadrati, e l’unica apertura rappresentata dal portale ogivale, chiuso da lunetta, e due finestre a feritoia a sinistra.
Insomma: un castello senza merlature !!!
Nel 1365, il palazzo passò in proprietà ai Bellomo, nobile famiglia romana, alla cui casata appartennero personaggi eminenti nella vita di Siracusa.
È di questo periodo la sopraelevazione del palazzo che presenta evidenti influssi di arte catalana del XV° secolo, riconoscibili in nobili bifore e trifore presenti nel prospetto e nella luminosa scalea, che si innesta al portico svevo.
L’esposizione è semplicemente fenomenale e racchiude un patrimonio di opere databili dall’età bizantina al XVIII secolo: 1000 e passa anni di capolavori !
Parte di tali collezioni fu reperito da chiese e conventi della a seguito della soppressione degli ordini religiosi (1866).
Nella ricca pinacoteca, si conserva l’Annunciazione di Antonello da Messina del 1474, uno dei grandi capolavori dell’arte e che fu commissionata per una chiesa di Palazzolo Acreide.
Notevole una lastra marmorea di arte araba di San Marziano e due leoni stilofori del XII° secolo.
Oltre il cortile catalano, a ridosso della scala, vi è il settecentesco Cortile delle Palme, lungo le cui pareti sono raccolti stemmi siracusani marmorei, sia civili che religiosi, di diversa provenienza, fra cui il grande stemma con l’insegna cittadina raffigurante il castello e i monumentali stemmi vicereali spagnoli (originariamente sulla Porta Reale e sulla Porta di Ligne).
Per molto tempo qui è stata ospitata anche un’altra opera di notevole prestigio, Il seppellimento di Santa Lucia di Michelangelo Merisi da Caravaggio, che adesso può essere ammirata presso la Chiesa di S.Lucia alla Badia a Ortigia. Questa grande tela è la prima opera siciliana del Caravaggio, che qui soggiornò, nell’autunno del 1608, in fuga da Malta.
Bellissime le collezioni di argenti sacri ed i due sarcofagi dei Governatori della Camera Reginale, Giovanni Çabastida e Giovanni Cardenas.
L’esposizione si svolge su due piani.
Piano terra del 1200 (con ampi vani quadrangolari, coperti da volte a crociera)
sale 1-4 Sculture dall’età bizantina al secolo XVI; carrozze dei secoli XVIII e XIX
sala 3 Sculture dei Gagini e di Giovan Battista Mazzolo
Piano primo del 1400
sale 5-9 Pinacoteca
sala 6 I polittici quattrocenteschi e l’Annunciazione di Antonello da Messina
sale 10-18 Sezione delle arti decorative (argenti, presepi, parati, mobili, gioielli, ceramiche)
sala 12 I presepi