Grotta di Spinagallo
GPS: 37° 0'3.15"N 15°10'55.30"E
Più un valore storico che qualcosa di particolarmente sentieristico.
Un siciliano che vuole fare un percorso meditativo sull’origine della vita nella sua isola potrebbe fare una sorta di training autogeno presso questa grotta, immaginandosi il mare, oggi distante, ad un passo da essa.
Qua hanno trovato riparo numerosissimi mammiferi del lontanissimo passato, fra i quali Elephas falconeri (500 mila anni fa) un elefantino tascabile alto circa un metro (in foto quello esposto al museo Orsi di Siracusa) ed una specie di ghiro gigante, tale Leithia melitensis.
In passato le ossa degli elefanti sono state attribuite ai cosiddetti “Ciclopi” (creature mitologiche che avevano un occhio solo) a causa di un foro posto sulla parte superiore del cranio e avallando la leggenda che parlava di colossi tipo Lotofagi, Lestrigoni e Ciclopi.
Invece dopo lunghi studi si è scoperto che le ossa facevano parte dello scheletro di un elefante nano, appunto.
Per fortuna!