Grotta Monello
37° 1'4.83"N 15° 9'54.36"E (contrada Perciata)
La grotta Monello, di origine carsica, impostata sulle calcareniti dei monti Climiti ha uno sviluppo complessivo di 540 metri ed è ricchissima di concrezioni calcaree come stalattiti e stalagmiti, dalle forme più svariate: cannule, eccentrici, meduse, colonne e vaschette.
La riserva è ubicata nel settore orientale ed è costituita da un’area che si presenta dal punto di vista paesaggistico molto variegata: ripide valli fluviali, dette “cave”, che si alternano a zone pianeggianti sassose dove sono presenti varie forme di carsismo superficiale.
La fauna cavernicola è rappresentata da piccole colonie di Rinolofo maggiore, chirottero protetto a livello europeo e da numerose specie di invertebrati come gli pseudoscorpioniCtonius multidentatus Beier e Roncus siculus Beier, il diplopode Sicilmeris dionysii Strasser e l’isopodeArmadillium lagrecai Vandel.
L’ambiente epigeo è invece caratterizzato dal tipico patrimonio faunistico delle “cave iblee”.
Tra gli uccelli si annovera la coturnice sicula e il corvo imperiale; tra i rettili avi sono il colubro leopardino e la testuggine di Hermann; tra i mammiferi la martora e l’Iistrice.
Il paesaggio è solcato da forre ove domina la vegetazione a macchia ad euforbia e la lecceta. Le colture più rappresentative sono oliveti, mandorleti, carrubeti e in questo contesto si trovano l’acanto ed il crisantemo giallo.
All’ingresso della grotta è presente una specie endemica esclusiva dei monti Iblei, l’ortica rupestre (Urtica rupestris), quasi priva di peli urticanti.