Grotte di San Gregorio
Sono otto grotte di scorrimento lavico, quasi in pieno centro cittadino, all’interno di un campo lavico.
Raggiungono una lunghezza complessiva di circa 1.5 chilometri. Oggi abitate dai pipistrelli, in passato anche dall’uomo (età del Bronzo). Tutte le grotte presentano le classiche striature trasversali formate dallo scorrere del fiume lavico ed il loro accesso avviene da cavità createsi dopo il crollo di una parte della volta.
La flora è costituita da una macchia mediterranea ad euforbia, asfodelo, ed una specie rara: l’aristolochia altissima.
Nel terreno sono anche visibili molte tracce agricole di coltivazioni una volta presenti nell’area: uliveti e vigneti che, tra viottoli in pietra, sistemi di canalizzazione a cielo aperto e piccoli edifici rurali in pietra lavica, erano coltivati sui tipici terrazzamenti etnei (resi necessari per adattarsi alla pietra lavica).
E’ anche presente un posto di guardia seicentesco: la Guardiola Cantarella.
Tra le specie animali, ricordiamo: il quercino, il toporagno, la donnola (foto), la volpe, il colubro leopardino, la poiana, la civetta, la coturnice siciliana … e molti pipistrelli.
Curiosa la presenza, nelle grotte, di una fauna che si nutre del guano dei pipistrelli, costituita da molluschi, aracnidi e crostacei.