Isola di Lampedusa
Più vicina all’Africa (138 km) che alla Sicilia (215 km), l’isola presenta una riserva naturale il cui apice è toccato dalla spiaggia dell’isola dei Conigli (6.000 mq, lungo la costa meridionale di Lampedusa) dove una flora arida, una sabbia bianca e finissima e la limpidezza delle acque marine sono il regno preferito delle tartarughe Caretta caretta, che tra le incantevoli sabbie dunose vi depongono le uova.
E’ l’unico sito italiano dove le ovodeposizioni avvengono regolarmente: ospita da uno a sette nidi l’anno.
Uno dei grandi paradisi del mondo naturalistico che fa sembrare l’isola un eden tropicale, dove la bellezza del paesaggio, si fonde con piante ed animali.
L’isola di Lampedusa è di natura calcarea e presenta un paesaggio con profonde incisioni a rias, valloni, che rappresentano l’antico reticolo idrografico non più attivo: il Vallone Profondo, della Forbice, dell’Acqua, Tabbaccara, Dragut e Terranova.
La riserva comprende anche la spiaggia dell’isola dei Conigli insieme alla vicina isola dei Conigli.
Geologicamente appartiene alla piattaforma continentale africana e infatti parte della flora e della fauna sono originarie di questo continente.
Di particolare interesse è la presenza dello Psamodromo algerino detta anche lucertola striata comune, di provenienza africana presente in Italia solo sull’isolotto dei Conigli e assente sull’isola di Lampedusa e della testuggine di Hermann, ormai diventata piuttosto rara rispetto al secolo scorso.
Sono presenti molte specie di insetti, alcune delle quali endemiche come il Pamphagus ortolaniae, una grande cavalletta priva di ali.
Fra i mammiferi è presente il mustiolo, il topolino delle case, il coniglio selvatico e il ratto nero.
Appartenente all’arcipelago delle Pelagie, i suoi 300 ettari offrono tutt’oggi rifugio ad alcuni grandi rapaci, come i falchi pellegrini e falchi della regina. Il marangone dal ciuffo è poi una specie esclusiva di Lampedusa. Da segnalare la presenza della Pinna nobilis, il più grande bivalve del Mediterraneo, diventato ormai piuttosto raro.
E’ presente una ricca fauna ittica che comprende ben 40 differenti specie, fra le quali la cernia bruna (Epinephelus marginatus), osservabile lungo la fascia costiera dell’Isola dei Conigli.
E’ possibile avvistare numerosi cetacei come delfini (foto), balenottere, capodogli …
La vegetazione è caratterizzata da specie endemiche e rare che testimoniano l’antico collegamento dell’area con il continente africano come le due specie nordafricane Caralluma europaea eCentaurea acaulis. Nel tipico paesaggio mediterraneo, fiorisce l’asfodelo, che anticamente si riteneva il fiore dei morti.
Nel mare, circostante l’isola, sono presenti estese praterie a posidonia (foto, Posidonia oceanica), prati di cimodocea, un’alga proveniente dal mar Rosso (Caulerpa racemosa) … Nei valloni e a Cala Galera sono presenti relitti dell’originaria macchia mediterranea costituiti da ginepro fenicio, carrubo, rari olivastri, lentisco, periploca della seta detta comunemente macchia della seta …
L’isola dei Conigli (foto) è una piccola isola (4,4 ettari), a pochissimi metri dall’omonima spiaggia di Lampedusa. Un tempo collegata alla terraferma è in ogni caso raggiungibile camminando sull’acqua, che qua raggiunge una profondità di circa 1 metro.
L’isola dei Conigli è bassa e completamente rocciosa, ha un’altezza massima di 26 metri. La flora e la fauna sono molto simili a quelle della costa nord-africana; quest’isola è una delle poche zone dove le tartarughe marine Caretta caretta depongono le uova. Inoltre l’isola è un’importante stazione di sosta di uccelli migratori che vi fanno tappa in Aprile (migrazione primaverile verso il nord Europa) e Settembre (migrazione autunnale di ritorno, verso l’Africa).
L’isolotto è il regno del gabbiano reale, che conta una popolazione di circa 100 coppie, eche qui nidifica.
Inoltre vive esclusivamente sullo scoglio (oltre che nelle zone africane dalle quali proviene) una particolare specie di lucertola, la Psammodromusalgirus.