Isola Lachea
A ridosso della borgata marinara di Acitrezza, a circa 200 metri dalla riva, sorgono questi spettacolari scogli lavici (Isole dei Ciclopi) che la leggenda vuole essere le pietroline (per un gigante come lui) che il ciclope monocolo Polifemo, innamorato della ninfa Galatea, scagliò contro il pastorello Aci, rivale in amore (in foto un dipinto di Annibale Carracci alla galleria Farnese di Roma). Secondo Omero l’origine è da imputare ai massi lanciati da Polifemo contro la nave di Ulisse-Nessuno.
Insomma, in una maniera o nell’altra Polifemo le ha messe là !!!
L’arcipelago dei Ciclopi è formato dall’isola Lachea, dal Faraglione Grande, dal Faraglione degli Uccelli e dal Faraglione Piccolo.
L’isola Lachea, costituita prevalentemente da rocce basaltiche in più punti sormontate da argille pleistoceniche, è la più grande (2 ettari) fra le Isole dei Ciclopi, ed è di origine vulcanica legata alle prime eruzioni sottomarine nel golfo di Acitrezza, risalenti a circa 500.000 anni fa.
L’arcipelago dei Ciclopi rappresenta un sito di grande interesse sia naturalistico che archeologico.
Infatti sull’isola Lachea furono anche rinvenute testimonianze della presenza umana risalenti alla preistoria, fra cui un’ascia di diorite dell’età della pietra, e alcuni manufatti di epoca romana (pentole, anfore, pesi da telaio, aghi in osso, frammenti di un pettine osseo e una piccola lucerna).
Spettacolari i fondali, per gli amanti dell’immersione: è possibile ammirare bavose, salpe e cefali, mentre tra le rocce del fondale è facile distinguere colonie di idrozoi, ascidie rosse, il verme cane e l’argenteo balenio dei saraghi …
Più in profondità oltre la gorgonia gialla è possibile ammirare colonie arborescenti di polipi che possono superare anche il metro di altezza, ma fra tutti chi spicca per singolarità e bellezza, è l’alicia mirabilis (foto), la più grande attinia del Mediterraneo.
La fauna dell’isola Lachea è abbastanza varia ma l’ospite più singolare è l’endemica lucertola Podarcis sicula ciclopica.
Sull’isola nidificano pochissimi uccelli, fra cui la ballerina gialla e la passera sarda.
Abitanti tipici, in inverno, sono il cormorano, il gabbiano reale mediterraneo e il gabbiano comune.
Si vedono anche il falco pellegrino ed il falco di palude.
La flora è rappresentata, tra gli altri, da specie endemiche siciliane come l’Elotropio di Boccone, il Senecione glauco e la Carlina hispanica.
Alla sommità dell’isola si trovano: un museo che espone fauna e flora dell’isola, ed i reperti archeologici e geologici ritrovati sul luogo; una cisterna; e la Grotta del Monaco perché a quanto pare qua veniva in romitaggio San Pier Damiani nato in Aquitania, vissuto tra il 974 e il 1044, quando in Sicilia c’erano gli Arabi.