Museo Archeologico Baglio Anselmi
Il Museo Archeologico Regionale “Baglio Anselmi“ è situato sul lungomare Capo Boéo, all’interno dell’area archeologica di Lilibeo (l’antica Marsala), limitrofa all’attuale centro abitato.
La sede museale è il Baglio Anselmi, una costruzione nata sul finire del secolo scorso come stabilimento vinicolo per la produzione del “Marsala”.
Il baglio è costituito da corpi di fabbrica aperti su di un ampio cortile interno. Gli spazi espositivi del museo sono quelli dei due grandi magazzini del baglio, dove venivano stivate le botti. Nel cortile interno è visibile un saggio di scavo che ha portato alla luce una tomba, una fornace, e strutture murarie che documentano la notevole frequentazione dell’area sin dal IV sec. a.C.
Sala 1 E’ la sala che ospita il grande vanto del museo: il relitto della nave punica (metà III sec. a.C.) rinvenuto nel 1971 nel tratto di mare al largo dell’Isola Lunga, in prossimità di Punta Scario, all’imboccatura nord della Laguna dello Stagnone di Marsala. Il relitto è quello di una nave di linea slanciata che per le caratteristiche del fondo della carena, sulla linea di galleggiamento, può essere individuata come nave da combattimento a remi, naufragata intorno alla metà del III secolo a.C., in coincidenza con la battaglia delle Egadi che concluse la prima guerra punica nel 241 a.C.
Il relitto, di cui rimangono la parte poppiera e la fiancata di babordo, per circa m. 10 di lunghezza, è costituito da fasciame, rivestito originariamente sul lato esterno da lamine di piombo.
Doveva misurare 35 metri di lunghezza, 4.80 metri di larghezza, e pesare circa 120 tonnellate; con un possibile equipaggio di 68 vogatori, 34 per lato, che azionavano i 17 remi di ogni fiancata.
Le linee-guida e i segni dell’alfabeto fenicio-punico, incisi e dipinti sul fasciame, hanno permesso di individuare la tecnica di costruzione navale delle maestranze puniche nota dalle fonti classiche (Polibio, Plinio).
Sono esposti anche reperti riferibili alla dotazione di bordo: ceramiche varie, pezzi di cordame, una ramazza di frasche, rametti di cannabis sativa e numerose pietre di zavorra.
Le foto mostrano la nave come doveva essere e come è stata ritrovata.
Sala 2
Pannelli didattici relativi alla localizzazione geografica del sito, alla storia della città di Lilibeo ed alla sua conformazione urbana.
Sala 3
Vi sono reperti provenienti dal comprensorio di Marsala, Mazara del Vallo, Mozia e dalla necropoli di Lilibeo.
Nella sala è anche esposto un tesoretto aureo, di età ellenistica, rinvenuto recentemente nel mare di Marsala.
Sala 4
Epigrafi latine.