Museo archeologico di Taormina
Ospitato nel trecentesco palazzo della Badia Vecchia, di stile gotico e con tre esemplari bifore a sesto acuto (e basterebbe solo questo per la visita) raccoglie i pregiatissimi reperti della zona, molti dei quali provenienti dallo splendido teatro Greco taorminese. Secondo alcuni studiosi, l’edificio si chiama Badia Vecchia, perché doveva ospitare un’Abbazia, ove dimorò Madre Badessa Eufemia, reggente dal 1355 del regno di Sicilia, in nome del fratello minore Federico IV detto il Semplice.
Nelle tre sale sono esposti reperti di periodo ellenistico, cioè risalenti al IV secolo a.C., e ancora ceramiche e rari contenitori in vetro di età romana.
Il pezzo di maggior prestigio è forse la statua della sacerdotessa di Iside, esempio raffinatissimo e particolarmente raro del II secolo d.C..: esa rappresenta una testimonianza del culto di Iside e Osiride a Taormina.
Segnaliamo anche alcune anfore provenienti dai fondali del mar Ionio.
In una sala del primo piano, sono alcuni reperti provenienti dall’antica Tauromenion greca, fondata nel 348 a.C., dai superstiti di Naxos.
Il reperto più interessante, è un frammento di telamone, in calcare bianco.
Nella sala attigua sono esposte due statue di marmo di epoca romana: una raffigura apollo la divinità della poesia; l’altra, invece, raffigura Herakles, venerato a roma come Ercole.
Il secondo piano, tra gli altri, conserva un sarcofago romano in marmo (foto), in ottimo stato di conservazione del II secolo d.C. che ritrae una festa dionisiaca, alla quale partecipano, tutti i personaggi tipici del banchetto di Bacco quali: i satiri, che suonano la lira, e il flauto; le mènadi invece stanno danzando, e portano in mano, i càntaroi, i calici per bere il vino. Sempre in questo piano troviamo numerosi reperti, risalenti all’epoca romana, bizantina, e medievale. In esposizione sono anche taluni esemplari di oreficerie ellenistiche e bizantine ed alcuni vasi del sei-settecento in maiolica