Museo Archeologico Regionale di Naxos
Importantissimo museo che si trova proprio dove i greci per la prima volta iniziarono la colonizzazione della Sicilia. Correva circa l’anno 734 a.C.
A ridosso del museo è, dunque, l’omonima bella area archeologica di Naxos.
Le collezioni partono dal neolitico sino all’arrivo dei Greci e oltre, raccogliendo testimonianze dal territorio circostante (Cocolonazzo di Mola, grotta Monaci, Fiumedenisi, Malvagna).
I numerosi reperti ceramici testimoniamo le diverse fasi di vita della potente Naxos ed i suoi importanti rapporti commerciali.
Le terrecotte figurate, quelle architettoniche, le antefisse a maschera silenica, tra gli altri, sono la testimonianza del fiorire, già agli inizi del VI secolo a.C., di una architettura monumentale di carattere sacro nonché di un’importante produzione coroplastica (cioè di industrie che realizzavano oggetti in terracotta).
Manufatti diversi, infine, documentano il sopravvivere sino ad epoca bizantina di centri abitati attorno alla baia.
Meraviglioso, a dir poco, l’elmo bronzeo di età ellenistica da Moio, nella valle dell’Alcantara.
Bellissime le monete del V secolo a.C.
Tra gli altri ricchissimi reperti, segnaliamo: una scodella a pareti rientranti con decorazione impressa a crudo nello stile di Stentinello (metà del V millennio a.C.); ceramica, ossidiane, selci … (III millennio a.C.); frammenti di ceramica del tipo piumato con decorazione dipinta (IX-VIII secolo a.C); terrecotte, oinochoe a collo tagliato, maschere varie (VII secolo a.C.); una coppa attica a vernice nera (460-450 a. C); una coppa vitrea di probabile fabbrica alessandrina (III-II secolo a. C.) …
Una sezione del Museo è dedicata all’archeologia subacquea (ceppi d’ancora, macine, anfore).