Museo del Satiro (Chiesa di Sant'Egidio)
Uno dei simboli assoluti della Sicilia (e del mondo dell’arte in generale) è il Satiro danzante, statua bronzea del IV secolo a.C., che raffigura un Satiro che danza con superba naturalezza, ed eccezionalità ad un tempo.
Ma quella che è forse la caratteristica più pregnante della statua è la sua magnifica testa, attraversata da un ventoso turbinio impalpabile, che fa ondeggiare la perfetta e spettacolare chioma.
La testa è inarcata, sinuosa nella plasticità del movimento e ammiccante nella sguardo.
Gli occhi, ammalianti, sembrano voler ipnotizzare chi lo guarda. Quasi come fosse un sirenetto.
Come è noto, il Satiro venne ripescato nel marzo del 1998 dal motopesca mazarese Capitan Ciccio.
Un “pesce di bronzo” di 2500 anni addietro !
Il museo del Satiro espone anche reperti provenienti dalle acque del canale di Sicilia, fra cui il frammento bronzeo di zampa di elefante di epoca punico-ellenistica, un calderone bronzeo di epoca medievale, una selezione di anfore da trasporto di epoca arcaica, classica, ellenistica, punica, romana e medievale.
Sono esposti anche due cannoni in ferro provenienti da Torretta Granitola, da cui provengono alcuni capitelli corinzi e ionici anch’essi esposti.