Solunto
Subito dopo l’ingresso dell’area archeologica inizia la salita verso la vetta del monte, sede dell’antica città fenicia.
E’ bene sottolineare che quello che oggi vediamo sono edifici appartenenti alle successive dominazioni (greca e romana).
Il sistema viario, classico greco (Ippodameo), presenta una strada principale lastricata in pietra, tagliata ortogonalmente da altre che delimitano isolati rettangolari su terrazzamenti, per superare le difficoltà del terreno.
Le abitazioni più particolari sono certamente quelle che si sviluppano su più piani e con ambienti attorno a peristili (cortili interni alle case delimitati da colonnato). Tra queste case, mitica è quella denominata “Casa di Leda”, su tre livelli, splendida dimora con pavimenti musivi e pareti decorate (foto). Alla parte superiore della casa, si accede anche dalla strada secondaria, mentre gli ambienti prospicienti la via principale dovevano essere utilizzati come tabernae (negozi in affitto). Ma probabilmente il vanto della casa è un astrolabio musivo che si trova in uno dei vani con la rappresentazione della sfera celeste.Continuando a camminare sulla via si trovano una serie di altre case che hanno restituito pitture ed affreschi vari.
Poco prima dell’agorà è un santuario che presenta un altare con vaschetta sacrificale (probabilmente per la raccolta del sangue). Alle spalle di questo santuario è un cortile terminante in un piccolo vano, forse destinato ad ospitare gli animali del sacrificio (vi si trovano degli abbeveratoi). L’agorà (foto), la zona pubblica, presenta oggi i ruderi di numerosi edifici pubblici, di un’enorme cisterna pubblica e di una zona destinata al commercio. Si possono inoltre ancora osservare le fondamenta dei ventisei pilastri del portico (foto).
Vicino alla piazza sono i ruderi del teatro e delle terme dove ancora si notano gli elementi di sostegno del pavimento per il passaggio dell’aria calda ed una stanza con pavimento musivo.
Un’altra abitazione di interesse è la cosiddetta Casa del Ginnasio (foto), con atrio a peristilio che conserva ancora tre meravigliose colonne in stile dorico. Si vede pure la scala che conduceva al piano superiore.
Palermo ed il monte Pellegrino, ad occidente, dominano il panorama.