Vendicari
Questa riserva naturale è un incantevole paradiso, tra i più importanti d’Europa, per moltissime specie di uccelli migratori che scelgono questa zona umida a ridosso del mare, come sosta durante il loro affascinante e misterioso lungo viaggio.
Qua c’è di tutto: costa rocciosa, costa sabbiosa, macchia mediterranea, saline, garighe e aree coltivate.
E, soprattutto, i pantani (sin dal Cinquecento adibiti a saline a supporto della tonnara, ed oggi in disuso): Pantano Sichilli, Pantano Roveto, Pantano Grande (che presenta ruderi di saline) e il Pantano Piccolo, l’unico che non si essicca mai poichè è alimentato da sorgenti perenni.
Grazie alla presenza di apposite cabine per il birdwhatching, è possibile osservare gli uccelli, muniti di un binocolo.
Vendicari è uno spettacolo che va in onda da Ottobre a Giugno quando fenicotteri, aironi, cicogne, cormorani, folaghe, gabbiani, cavaliere d’italia… vengono qua ospitati.
Il canneto consente la nidificazione agli uccelli palustri e dà rifugio a parecchi invertebrati e microvertebrati.
La riserva risulta una tra le aree più importanti per la conservazione dell’avifauna per due motivi: al suo interno sono presenti alcune tra le zone umide meno alterate dall’uomo di tutta la regione ed inoltre è posizionata sulla rotta migratoria carpatico-danubianico-italica.
Qua sono state osservate circa 200 diverse specie di volatili che hanno permesso al luogo di meritarsi l’appellativo di “paradiso degli uccelli”.
Fra le specie nidificanti si annovera la gallinella d’acqua (foto), il porciglione, il fratino e la cannaiola.
I mammiferi che la riserva ospita sono il coniglio selvatico, la volpe, la donnola, il riccio, l’istrice, la tartaruga palustre, il colubro leopardino …
Tra gli anfibi che trovano il loro habitat nelle zone umide della riserva si trovano il rospo comune, la rana verde, il discoglosso dipintoed il rospo smeraldino siciliano (Bufo siculus).
E’ molto ricca anche la fauna invertebrata costituita prevalentemente da artropodi come crostacei, insetti, miriapodi e aracnidi, che costituiscono il 92% delle specie animali dell’area.
Fra gli insetti si può citare la locusta egiziana, la cavalletta delle graminacee.
Vi cresce una stazione spontanea di efedra fragile, che si trova solo in Sicilia, Sardegna e Calabria, unitamente al ginepro coccolone, in un’associazione vegetale caratteristica delle dune costiere.
Nelle radure cresce la mandragora (Mandragora autumnalis).
Come se tanta natura non bastasse l’area, tra un pantano e l’altro, presenta una serie di emergenze archeologiche quali: una strada greca che univa la zona a Siracusa (via Elorina, IV sec a.C.); vasche per la protezione dell’amatissimo garum (tipico condimento di epoca greca ottenuto con l’essiccamento dei pesci); una chiesa bizantina (la Trigona); e varie costruzioni quali torri, caseggiati, e ruderi vari di ogni epoca. Le saline a Vendicari risalgono al 1400: oggi ne restano tracce sul Pantano Grande. Altra presenza umana è nella torre Bufatu, costruzione fortilizia del XVIII sec.
Di fronte alla costa di Vendicari è l’omonima, piccolissima isola.
È possibile la balneazione su un tratto di spiaggia.