Isola delle Femmine
L’isola delle Femmine è una piccola isola, di forma ovale, con le coste caratterizzate dalla presenza di trattoir a vermeti ovvero biocostruzioni simili ai coralli, realizzate dai molluschi della specieDendropoma petraeum
L’isolotto è di dimensioni modeste e disabitato.
L’unica traccia umana è la caratteristica torretta di difesa, risalente al medioevo, nata per segnalare le invasioni dei Saraceni.
Vi sverna un buon numero di migratori, e sono presenti alcuni rapaci.
La riserva rappresenta un’importante area di sosta, lungo lamigrazione fra l’Africa e il Nord- Europa, per numerosi uccelli migratori fra i quali il cormorano, la sula, la garzetta, il martin pescatore, la beccaccia, l’airone cenerino e altri.
Sull’isola si è insediata una delle colonie di gabbiano reale mediterraneo più importanti del mar Tirreno (in foto, Larus cachinnans) .
Sono presenti anche il coniglio selvatico, introdotto in passato dagli abitanti di Capaci a scopo venatorio, il ratto, la lucertola campestre e il biacco.
I fondali, paradiso delle immersioni, sono caratterizzati da ricca ittiofauna, polpi ed invertebrati.
La flora è rappresentata da 144 specie, alcune delle quali endemiche.
Nella riserva si osservano sia cespugli di macchia mediterranea (lentisco, palma nana, euforbia)sia praterie steppiche (trifoglio stellato, coda di lepre … e soprattutto la mandragora, specie che veniva considerata magica, in età medievale, per la forma delle sue radici che ricorda una figura umana).