Preola e Gorghi Tondi
Si tratta di quattro laghi di origine carsica (il lago Preola e 3 gorghi), avvolti da canneti e fitta bassa vegetazione lacustre, ottimo riparo per uccelli migratori e stanziali.
Vi crescono la palma nana, la quercia calliprina, il lentisco.
E’ consigliata la visita in primavera od in autunno, quando diverse specie di avifauna acquatica sono di passo e svernano nell’area.
A destra della strada fra i gorghi, sul lato opposto all’inizio del sentiero, si apre il Gorgo basso, abitato da folaghe (foto 2), gallinelle, germani reali, moriglioni, alzavole, tuffetti e marzaiole.
Dall’altro lato della strada il sentiero, oltrepassati i gorghi medio ed alto, si inerpica un poco per poi ridiscendere ed arrivare, dopo avere superato una stretta fascia di eucalipti, in mezzo ad un aranceto, disposto su terrazze calcaree, sui cui costoni gli istrici sono soliti scavare profonde tane e perdere gli aculei perduti.
In questo posto volpi, conigli e lucertole, nel fitto della macchia che si mescola all’agrumeto, sono presenze costanti. Oltrepassato l’aranceto il sentiero, che nuovamente tende a salire questa volta fra i vigneti, raggiunge l’apice di uno dei costoni più alti della zona, da cui la vista può finalmente spaziare fin sulla sponda opposta del lago Preola.
Il Preola a differenza dei gorghi si sviluppa in lunghezza e, se aiutato dalle piogge invernali e primaverili, si presenta pieno fino a metà giugno di uno strato di circa trenta centimetri di acqua salmastra.
A pelo d’acqua, alla ricerca del già caldo sole di primavera, è possibile scrutare le tartarughe palustri, specie protetta a livello comunitario, ormai legata ai pochi ambienti di acqua dolce rimasti integri nelle regioni mediterranee.
Di notevole importanza è pure l’ avvistamento sporadico ai Gorghi Medio e Basso della rarissima anatra marmorizzata (foto 3).
Sono presenti diverse specie di orchidee selvatiche, anemoni, asfodeli, margherite …