Santa Ninfa cave
La riserva è costituita da un altopiano di natura gessosa, caratterizzato dalla presenza sia di fenomeni carsici sotterranei (grotte) che superficiali (doline, inghiottitoi e valli cieche).
Sono presenti 60 cavità dalle forme bizzarre, a cavallo dei comuni di Gibellina e Santa Ninfa, di natura carsica di cui quella più grande e di maggiore interesse naturalistico è proprio la Grotta S. Ninfa che si estende per 1400 m ed è alimentata da un piccolo fiume sotterraneo: il Biviere che nasce dal monte Finestrelle (dove è presente una necropoli di origine protostorica, costituita da nicchie scavate nei gessi, della civiltà degli Elimi vissuta nell’area)
La grotta è caratterizzata da due sistemi di gallerie sovrapposte: il ramo fossile superiore, ormai quasi asciutto, è ricco di spettacolari formazioni (cupole, canali di volta, meandri, ecc.) testimonianza dell’antico passaggio delle acque; il ramo inferiore, attivo, è caratterizzato da scorrimento idrico e da una continua azione d’erosione e sedimentazione.
Le concrezioni presenti (colate e colonne, stalattiti ed infiorescenze parietali) raggiungono le dimensioni di qualche metro ed interessano gran parte delle gallerie e dei saloni. In alcune zone, infine, nell’acqua limpida custodita in piccole vaschette, si sviluppano le pisoliti (foto), dette anche “perle di grotta” per la loro bellezza e rarità.
L’elevato valore naturalistico della grotta di Santa Ninfa è legato inoltre alla presenza di una interessante fauna cavernicola, adattata all’elevata umidità e all’assenza di luce, è particolarmente interessante, soprattutto per la recente scoperta di un nuova specie di artropode: il millepiedi Choneiulusfaunaeuropae.
La fauna comprende il riccio, l’endemico toporagno di Sicilia, il coniglio, l’istrice, la donnola, la volpe.
Fra gli uccelli sono ben rappresentati la poiana e il piccolo gheppio, caratteristico per la posizione a “spirito santo” assunta durante la caccia, l’usignolo, la ghiandaia.
E’ di grande interesse la presenza del discoglosso dipinto (foto, Discoglossuspictus), un piccolo anfibio dall’aspetto a metà fra quello di una rana e quello di un rospo, che vive solo in Sicilia.
Nell’area del Biviere, troviamo euforbia arborea, del timo e delle orchidee selvatiche; nei valloni è presente una rigogliosa vegetazione ripariale, di grande interesse per l’elevata diversità della flora.